La finasteride è un farmaco appartenente alla categoria degli inibitori della 5-alfa-reduttasi, un enzima intracellulare la cui funzione è quella di metabolizzare il testosterone in diidrotestosterone, un ormone androgenico che può essere causa di acne, calvizie e ipertrofia prostatica benigna.
I primi studi sulla finasteride risalgono agli anni ’70 del XX secolo; dopo vari anni dedicati alla ricerca, nel 1992 la nota azienda farmaceutica Merck ottenne dalla FDA (Food and Drug Administration, l’ente governativo statunitense che regolamenta i prodotti alimentari e farmaceutici) l’autorizzazione all’immissione in commercio della finasteride quale farmaco, sotto forma di compresse da 5 mg, per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna. In seguito a studi successivi, il farmaco, a dosaggi diversi (1 mg), viene prescritto anche per il trattamento dell’alopecia androgenetica.
Questo farmaco, in effetti, è molto utile in presenza di una ipertrofia prostatica benigna, agendo sulla riduzione del volume della ghiandola e sui relativi sintomi ostruttivi, compresa la ritenzione cronica ed acuta di urina, e riducendo anche in modo significativo le indicazioni al trattamento chirurgico di questa comune patologia urologica.
La finasteride è, in generale, un farmaco ben tollerato dal nostro organismo, ma, come tutti i farmaci, può causare degli effetti indesiderati. In particolare, si discute molto sugli effetti collaterali della finasteride nella sfera sessuale, visto che si tratta di un farmaco antiandrogeno.
Si è arrivati a parlare anche di “sindrome post finasteride”: parrebbe che questo farmaco si sia dimostrato in grado di causare un’ampia gamma di disordini, anche persistenti alla sospensione del trattamento, sulla sfera emotiva e sessuale.
Tali problemi sono stati evidenziati in particolare in pazienti che hanno fatto uso cronico della sostanza per il trattamento dell’alopecia androgenetica.
Uno dei problemi legati all’assunzione di finasteride è relativo alle concentrazioni sieriche di PSA; vi sono molti studi che affermano che l’assunzione di finasteride ad alte dosi (i 5 mg al giorno previsti per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna) riduca significativamente i livelli sierici dell’antigene prostatico specifico; il problema è che detta riduzione è probabilmente un mero effetto di tipo farmacologico senza che vi sia efficacia preventiva o terapeutica. Non vi è la certezza che quello che succede per assunzioni di 5 mg al giorno non succeda anche per dosaggi sì inferiori, ma continuativi come nel caso dei trattamenti anticalvizie; alcuni studi sembrano infatti indicare che anche a dosaggi più bassi gli effetti della finasteride sui livelli sierici di PSA siano gli stessi. Sembra quindi ragionevole che i soggetti che intendono iniziare il trattamento con la finasteride eseguano un test del PSA prima di cominciare la terapia, allo scopo di evitare risultati condizionati dal farmaco.
Sappiamo che le isoforme 1 e 3 delle 5-alfa reduttasi sono ampiamente distribuite in diversi tessuti del nostro organismo, compreso il sistema nervoso centrale, e quindi l’azione di questi farmaci potrebbe portare al blocco della sintesi di alcuni ormoni-chiave e di diversi steroidi neuro-attivi, situazione questa che potrebbe in parte spiegare tutti i diversi effetti collaterali negativi che si possono osservare, quali appunto riduzione e perdita del desiderio sessuale, disfunzioni dell’erezione e dell’orgasmo, depressione e, vista l’ampia diffusione delle 5 alfa reduttasi nel nostro organismo, anche possibili problemi vascolari e cardiaci. La finasteride potrebbe alterare, inoltre, la spermatogenesi specialmente in quei pazienti che hanno già un problema di fertilità e quindi è bene, eventualmente, prima di dare questa indicazione terapeutica, fare una valutazione del liquido seminale, seguita da una attenta valutazione clinica andrologica.
La finasteride è comunque un farmaco la cui assunzione è sicura. Come tutti i farmaci ha degli effetti collaterali che possono essere comunque riconosciuti e curati per tempo se l’assunzione del farmaco stesso viene fatta dietro consiglio e sotto controllo medico. Pertanto come sempre vale l’invito a rivolgersi ad uno specialista che possa effettuare la giusta diagnosi e seguire il paziente nel percorso terapeutico.